Benvenuti in Letteratura e dintorni!

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Università aperta Giulietta Masina e Federico Fellini ha sede a Rimini e si occupa da anni di educazione permamente per un pubblico vasto e variegato per età, inclinazioni e interessi. Questo blog è dedicato in particolare a tutti coloro che frequentano, hanno frequentato o vorrebbero frequentare i nostri corsi di scrittura ma anche a tutti coloro che amano leggere, scrivere, confrontarsi su argomenti letterari.


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domenica 2 gennaio 2011

La cicogna

Visto che si era detto di usare il blog anche per pubblicare testi nostri, rompo il ghiaccio con una mia poesiola, con la premessa già più volte enunciata che non mi considero una scrittrice, né tantomeno una poetessa (si può dire "poeta"? A me i femminili in "-ssa" sono sempre suonati un po' dispregiativi, chissà perché....) e che quindi i miei tentativi sono solo un divertissement, nel senso letterale del termine, vale a dire un modo per distrarmi da incombenze più seriose e pesanti. Eccola:

La cicogna

Albore maestoso
si libra
nel cielo d’Alsazia
immemore di guerre
reiterate
da immemori umani.

Più in alto delle campane
si adagia
altezzoso e saccente
guardiano
della prole e del borgo.

4 commenti:

  1. Mi piacerebbe sapere il motivo di versi così brevi, se c'è. Mi è piaciuta molto la ripetizione dell'aggettivo "immemore" nella prima strofa che ne fa il tema, immagino. Mentre la seconda strofa la trovo troncata troppo velocemente.

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  2. Mi ricorda molto "L'albatro" di Baudelaire, una poesia che ho sempre trovato bellissima.

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  3. Premetto di non essere una grande esperta di poesia. Anzi: credo, durante tutta la mia carriera di lettrice, di averne lette non più di un centinaio... comprendendo anche quelle lette a scuola!
    Perciò non date troppo peso alle mie parole.
    Questa poesia mi è piaciuta. Mi ha ricordato alcune liriche di Saba... con questa atmosfera così leggera, non sovraccaricata di parole.
    In particolare ho apprezzato l'uso degli aggettivi "altezzoso e saccente", perchè ha rappresentato bene la sensazione di eleganza e grazia che hanno certi uccelli.

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  4. Dunque, in primis ringrazio per i commenti!
    Per Manuela: non ricordo la poesia di Baudelaire, ma vado subito a cercarla.
    Per Stella: direi che i versi brevi mi servono a rendere il ritmo più lento e spezzato, perché in fondo ad ogni verso la voce si ferma un po' e mi dà l'idea di un'andatura solenne e regale, che è un po' l'impressione che mi fa la cicogna. Hai ragione, "immemore" era un'idea chiave: quando ho visto quel nido sul campanile a Strasburgo mi è venuto in mente il contrasto tra questa elegante superiorità della cicogna, che nidifica lì da secoli, e le continue guerre che hanno travagliato quelle regioni di confine.
    Quindi Francesca ha ragione: i due aggettivi rappresentano questo carattere, non solo fisico, ma anche "morale", per così dire, della cicogna rispetto all'agire umano.
    O almeno, questo è più o meno quello che pensavo di esprimere...

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