azione
prima
“Facies
pallida, oculi sicci et cavi, visus hebes, lingua siccissima, saliva
in ore nulla, sitis immodica, tibiæ perpetuo exulceratæ, propter
frequentes casus: atque ut canes mordent.”
Thesaurus græcæ linguæ: Lykanthropia
Thesaurus græcæ linguæ: Lykanthropia
sentono
addosso le spalle il principio di tensione che si espande
e prende forme brutali di lupo pronto ad azzannare
per questo l’uno guarda la sua metà senza parlare
ma con un rancore segretamente ricambiato
e prende forme brutali di lupo pronto ad azzannare
per questo l’uno guarda la sua metà senza parlare
ma con un rancore segretamente ricambiato
poi
gli indica la preda il cibo pronto per essere mangiato
—
azione
seconda
sanno
che dietro ogni presenza esiste solo il vuoto offerto dalle
risposte
e con questa certezza fissata nelle tasche decidono di ripetere l’azione
così da rafforzarne il senso al cospetto della vista per meglio ingannarla
e da lei essere ingannati senza darsi pena nello specchio messogli davanti
giocando al gioco cui sono impegnati
e con questa certezza fissata nelle tasche decidono di ripetere l’azione
così da rafforzarne il senso al cospetto della vista per meglio ingannarla
e da lei essere ingannati senza darsi pena nello specchio messogli davanti
giocando al gioco cui sono impegnati
entrano
in scena si fingono avvocati pronunciano sentenza
—
azione
terza
distinguono
rapidi il da farsi dal già fatto
così che l’immagine del dopo gli possa incidere
nel cervello lo standard delle procedure necessarie
con la necessaria precisione telemetrica
quindi vanno in automatico ma senza fretta
disegnando così il destino degli altri con gesti lievemente irrigiditi
dentro le giacche da sartoria le belle giacche
l’ottusa regalia
così che l’immagine del dopo gli possa incidere
nel cervello lo standard delle procedure necessarie
con la necessaria precisione telemetrica
quindi vanno in automatico ma senza fretta
disegnando così il destino degli altri con gesti lievemente irrigiditi
dentro le giacche da sartoria le belle giacche
l’ottusa regalia
—
azione
quarta
producono
per errore un foro nel cristallo dell’utilitaria
in quella diga sorta improvvisa fra chi il dolore doveva accollarsi
e l’emanazione del loro pensiero che si era andato formulando in linea retta
coperto dai suoni dei motorini
con gli scappamenti aperti a vomitare veleno
dalle tensioni interne dei metalli
contro l’inerme universo delle ragioni
in quella diga sorta improvvisa fra chi il dolore doveva accollarsi
e l’emanazione del loro pensiero che si era andato formulando in linea retta
coperto dai suoni dei motorini
con gli scappamenti aperti a vomitare veleno
dalle tensioni interne dei metalli
contro l’inerme universo delle ragioni
—
azione
quinta
spostano
l’attenzione di chi resta curioso
dal fatto al presupposto dell’atto
ancora tutto da interpretare
dal fatto al presupposto dell’atto
ancora tutto da interpretare
poi
stanno ad aspettare che nessuno li noti
nell’eco prodotto dai richiami delle sirene
nell’eco prodotto dai richiami delle sirene
si
fanno contenitori sempre più vuotifigure
prese in prestito da
subito eclissate
Guardate un po' che "chicca" ha trovato Barbara...
RispondiEliminaOttimo, davvero interessante! :)
RispondiEliminaCome stanno i miei ex allievi?
RispondiEliminaSergio
Alti e bassi :-)
EliminaBene, grazie Sergio! grazie delle belle lezioni e grazie per Carver...
RispondiElimina@Matteo. Contento che tu stia bene, Contento bis per Carver, che è sempre una gran lettura e un grande autore.
RispondiElimina@Barbara. Spero che la neve, pur con tutti i disagi, faccia parte dei tuoi alti. E che ti serva a trovare delle idee per nuovi racconti.
Un abbraccione a tutti. Spero di rivedervi, un giorno o l'altro.