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venerdì 5 agosto 2011

“Un tuffo nella luce” di Gabriele Romagnoli

 Mondadori 2010 pag.196


Forse non tutti sanno che la trasmissione Cult Book sopravvive.
E' trasmessa all'una di notte su rai tre tra il venerdì e il sabato, e su rai 5 il lunedì sera alle otto, mi pare.
Entrambi gli orari non mi sono congeniali, allora utilizzo il sito Rai Replay che permette di rivedere i programmi Rai della settimana precedente, e me lo guardo quando mi pare!
Così in una puntata di qualche tempo fa Stas' Gawronski ha parlato di questo libro:
“Un tuffo nella luce” di Gabriele Romagnoli.

Mi ha incuriosito il fatto che un italiano parlasse della tragedia delle Torri Gemelle.
Il suo protagonista è già una persona affettivamente complessa a cui capita di essere testimone da casa sua, dal suo bellissimo appartamento con delle vetrate mozzafiato, testimone in diretta della tragedia. E la sua vita prende una nuova inverosimile piega.
E' molto giocato sul vero e sul verosimile. Soprattutto perchè la caduta delle Torri Gemelle è un fatto vero. Il resto è verosimile ma a tratti quasi vero a tratti difficilmente credibile.
E' un romanzo breve, solo 196 pagine e lo trovo un pregio.
Diviso nettamente in due parti, la prima molto più bella della seconda. Così bella che si perdona anche la caduta di tensione della seconda parte.
Non conoscevo l'autore, non avevo letto niente scritto da lui, ho scoperto che è giornalista, scrive su Repubblica, soprattutto è inviato dall'estero.
Lo stile è asciutto, l'aggettivazione è limitata al necessario, è molto visibile. L'ho trovato anche molto americano, anche se l'autore non lo è.
Un libro che mi ha lasciato senza parole, dopo l'ultima pagina un po' di silenzio.
Caspita, che storia!
Stella

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