"La libertà delle donne di oggigiorno, più grande o almeno più apparente che ai tempi antichi, in fondo non è altro che uno degli aspetti della maggiore facilità della vita propria delle epoche prospere; i principi, e anche i pregiudizi d'altri tempi. in realtà non sono stati seriamente intaccati."
M. Youcemar - Memorie di Adriano"
E allora rimbocchiamoci le maniche e intacchiamoli, mettiamoli in ridicolo, facciamo saltare le loro contraddizioni interne, dimostriamone la pochezza.
RispondiEliminaSono assolutamente d'accordo, ma mi mette un po' di tristezza il fatto che la Youcemar metta queste parole in bocca ad Adriano (quindi erano adatte all'epoca del tardo impero romano), le pensi nel momento in cui ha scritto il libro e oggi, dopo tanto tempo, siano ancora così attuali...è una storia infinita!
RispondiEliminaAnche a me mette tristezza sapere che a distanza di secoli niente sia cambiato. Anzi, forse, alcune cose sono peggiorate, perché oggi molte donne mi sembra abbiano interiorizzato il modello dominante che le vuole sempre giovani e belle (e poi magre, toniche, eleganti, depilate, senza un capello fuori posto, con i tacchi alti)...
RispondiEliminaNon so chi ha scritto il post n. 1, ma intaccare certi pregiudizi è tutt'altro che semplice.
manuela
Abbiamo sicuramente molta strada da fare ancora e onestamente non sono molto ottimista.
RispondiEliminaA proposito dell'osservazione di Manuela, mi viene in mente una riflessione fatta da Elisabetta Rasy in occasione dell'incontro di Biblioterapia,quando raccontò che una sua amica francese tutte le volte che metteva piede in Italia si sentiva più vecchia.