SALVATORE RITROVATO
da COME
CHI NON TORNA
Raffaelli Editore
Ho cominciato dunque a riflettere
su qualcosa che mi riguarda.
Non so cos'è, restare forse
in questa stanza e dire io
qui posso ricordare un mondo
confuso che non cambia
più ma fugge e dentro
trova lentamente la sua calma.
Forse è una domanda, il centro
invisibile che si muove e avanza
nella vita, la pietà di un giorno
appena cominciato.
Ho cominciato a riflettere su qualcosa
che mi invita a riflettere.
Il paese che non ho visto e non vedo
crescere ma da ieri torna mutato
in un suo angolo ancora inquieto
come un ricordo che va e viene
e mi riguarda ma non mi appartiene.
L'amico che si volta con un gesto
di allora e parla contro vento
una lingua svelta di casa;
i passi che lascio ovunque
dietro di me salire e perdersi
nella strada rimasta al buio;
e il corridoio di sassi, intorno
a un vecchio orto brucato
dove girano fantasmi.
Ho cominciato a riflettere nell'ombra
quello che sono o di me è rimasto
quando torno, perché non posso
o non serve scegliere di restare.
L'ombra dico del mandorlo
a ridosso dell'antico muro
che difende dal tramonto un paese
da sempre morto e i suoi letti
tranquilli e accoglie gli ultimi
arrivati, i cari, gli ospiti
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