Il primo libro di cui voglio parlare (male) è "Mia suocera beve" di Diego De Silva il quale è stato finalista al premio Strega, ha vinto il premio Napoli ecc. ecc. Abitualmente compro un libro orientandomi anche su quello che c'è scritto sulla copertina e dato che le parole erano " ti fa ridere proprio tanto e non sempre sai perchè" mi sono fatta convincere facilmente. Ancora adesso non so invece chi, di tutti quelli che l'hanno acquistato (tradotto in nove lingue!), abbia riso.
E' un libro pieno di parole ( che idiozia direte voi) nel senso che anche per esporre un concetto semplice l'autore usa tutto il suo vacabolario. E' al presente ( cosa che non amo particolarmente), in prima persona e viene da pensare che il protagonista somigli molto all'autore stesso. Nemmeno la storia è gradevole, insomma è uno di quei libri che fa tirare un sospiro di sollievo quando lo si termina.Il secondo libro da non leggere è "Kerbala" di Jacques Charmelot (marito di Lilli Gruber), giornalista e scrittore, Beirut, Baghdad e chi più ne ha più ne metta. A parte la vicenda che si svolge fra l'epoca di Maometto e i giorni nostri ed è complicatissima, sembra quasi che l'autore dimostri un certo compiacimento nella descrizione di persone e azioni violente, di sesso particolareggiato, squartamenti e vendette. Un lato positivo: usa molto bene i dialoghi e se questo vi basta, compratelo.
Carla
Seguiremo i tuoi consigli...bella l'idea dei libri da NON leggere! Ultima nota...vacabolario? neologismo raffinato o semplice svista?
RispondiEliminaMi piace molto l'espressione "un libro pieno di parole", che non mi sembra affatto un'idiozia, ma rende invece molto bene l'idea!
RispondiEliminaSono d'accordo con Lorella, "un libro pieno di parole" spiega molto bene l'uso inutile che spesso purtroppo se ne fa. E questo vale non soltanto per i libri. Seguirò anche io i tuoi consigli, mi hai convinta :-).
RispondiEliminaQuesta è una risposta per Matteo:l'errore mi è semplicemente sfuggito. Ho troppo rispetto per gli scrittori, anche i più somari, per insultarli. Carla.
RispondiEliminaAvrei bisogno di mettermi in contatto con Carla Forti per la pubblicazione del diario di mio zio "Da rastrellati a partigiani - Diario 1944" Da Nozzano ad Alfonsine. Qualcuno mi può aiutare? Grazie
RispondiEliminaclaorsi, se mi mandi la tua mail, ti invio un recapito: clorella63@gmail.com
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