6 aprile
Mi provo l'abito di Versace in raso blu cina, il colore mi dona e il modello è malizioso ma non volgare, fra gli abiti da sera che ho mi sembra il più adatto per la festa di stasera. Ho organizzato un festa per Elena Caracciolo e Matteo Visconti, futuri sposi, nella discoteca più famosa di Milano, l'Hollywood, e mi hanno chiesto di partecipare per controllare che tutto fili liscio. Finisco di truccarmi, controllo l'acconciatura, sono pronta;mi infilo i sandali da sera e chiamo il taxi.
Quando arrivo all'Hollywood Elena e Matteo sono al settimo cielo: tanti amici, tanta musica, tanto mojito, in poche parole la festa va alla grande. Mi rilasso e mi godo una meritata pausa. A proposito, non mi sono ancora presentata: mi chiamo Carla Ambrosi, ho 32 anni, lavoro alla Wedding Dreams e organizzo matrimoni. Questa è la mia ultima fatica: le nozze Caracciolo-Visconti sono l'avvenimento dell'anno. Mi ha impegnato giorno e notte per quattro mesi, ma mi sono anche divertita. Elena e Matteo, ragazzi giovani e anticonformisti, hanno aderito con entusiasmo anche alle proposte più insolite: Elena, bellezza mediterranea, mi ha chiesto un abito romanticissimo e l'ho accontentata con un modello di Gattinoni, spumeggiante di tulle candido e pizzo, ma con la gonna decisamente corta sul davanti. Matteo è stato entusiasta dell'abito di Pignatelli, classico nel taglio, ma eccentrico nel colore grigio acciaio, perfetto per il suo fisico e i suoi occhi blu.
Hanno approvato subito la proposta delle decorazioni floreali per la chiesa e i tavoli del buffet: una profusione di rose bianche e orchidee viola, decisamente fuori dell'ordinario, come il bouquet di Elena, una cascata di orchidee viola e lilla, di grande effetto scenografico.
La preparazione del menù è stata una sorpresa per i futuri sposi: non sapevano che i piatti non si scelgono sulla carta, ma si assaggiano. Mi avevano chiesto espressamente un menù di pesce, avevo scelto fra le agenzie di catering la più gettonata del momento, che univa piatti della tradizione e piatti esotici, tipo il couscous e il sushi. I ragazzi in un primo momento non erano molto d'accordo, poi, dopo aver assaggiato i soliti antipasti, risotti e tagliolini, guazzetti e arrosti, si convinsero che una ventata di sana cucina innovativa non era da disprezzare.
L'unica cosa di cui non mi sono occupata è stato il viaggio di nozze: ci ha pensato Don Carmelo Caracciolo, padre della sposa, che ha regalato ai piccioncini una crociera di un mese ai Caraibi.
I ragazzi mi hanno chiesto di curare con particolare attenzione l'organizzazione della mega festa per tutti gli amici nella più bella discoteca di Milano, ed eccoci qui.
Mi guardo attorno e sono colpita da un bell'uomo, sulla cinquantina, che parla con Elena. Chissà
è? Nello stesso momento Elena mi fa un cenno, mi avvicino.”Carla ti presento Alberto, socio di mio
padre e mio testimone di nozze.” Gli stringo la mano e sorrido, in discoteca non puoi fare molto di più , data la confusione e il volume della musica. Durante la serata lo cerco spesso fra la folla, quell'uomo mi incuriosisce: bello, elegante, con un'aria da simpatica canaglia che attira le giovani e belle ragazze che frequentano la discoteca.
Alcune le conosco di vista, sono aspiranti divette e modelle a caccia di avventure o di foto che le facciano diventare argomento di gossip. Noto una ninfetta biondo platino che non lo lascia solo un momento. La guardo bene, ha un fisico mozzafiato, certo, ma quello che mi colpisce di più è la sua aria furba e l'espressione determinata. Lei lo trascina in pista, Alberto la segue più che volentieri e li perdo di vista nella confusione che c'è.
Guardo l'orologio, sono le tre del mattino. La festa è al culmine, ma devo tornare a casa. Ho bisogno di qualche ora di sonno prima di andare in ufficio. Saluto Elena e Matteo e mi avvio all'uscita. Incontro anche Alberto e la sua accompagnatrice, escono anche loro, si vede benissimo che hanno intenzione di continuare la serata altrove. Alberto mi ferma, si complimenta per la riuscita della festa, lo ringrazio con un sorriso, mi piace ricevere complimenti. La ragazza dà segni di insofferenza, lo strattona verso l'uscita con fare da gattina. Alberto si scusa per l'impazienza della giovane, ci salutiamo e usciamo.
Mi avvio al parcheggio di taxi, fuori dalla discoteca vedo diversi fotografi, ne riconosco uno in particolare: Achille Tardini, un vero sciacallo della privacy.
La ragazza è ben contenta di essere bersagliata dai flash, Alberto un po' meno, ma accetta ugualmente: la ragazza è un bel trofeo, che gli amici guardino le foto e si rodano il fegato.
8 aprile
Ricevo una telefonata da Alberto, ha una proposta di lavoro per me. Ci diamo appuntamento per il pomeriggio nel suo ufficio, in corso Vittorio Emanuele II.
Sono incuriosita e un po' nervosa, non ho idea di cosa mi dovrò occupare. Alberto mi accoglie calorosamente, si fa accomodare sulla poltroncina di fronte alla sua scrivania e mi parla della sua attività. Lui e don Carmelo gestiscono una rete di agenzie di prestiti personali, con filiali in diverse città italiane. E' rimasto molto colpito dalla mia capacità organizzativa dimostrata nella preparazione delle nozze di Elena e ha pensato a me come la segretaria della nuova sede di Milano, di cui lui sarà il responsabile.
Mi spiega il lavoro che dovrò svolgere, che non mi sembra difficile, e mi comunica l'importo dello stipendio. La cifra che mi propone mi lascia sbalordita, è quasi il doppio del mio stipendio attuale. Lo ringrazio e accetto.
15 maggio
Questo lavoro mi piace e Alberto è sempre più contento di me. Mi sono dimostrata una segretaria preziosa, con intuito ed attenzione riesco a mettere a proprio agio le persone che si rivolgono a me per richiedere un finanziamento e propongo soluzioni finanziarie adeguate. Ho imparato a trattare con discrezione anche situazioni spinose: non mi mostro mai sorpresa quando vedo entrare in agenzia persone vicine ai protagonisti della Milano che conta. Capisco benissimo che i vecchi patrimoni di famiglia non sono eterni.
30 maggio
Alberto mi fa una proposta inaspettata: “Ho scelto la persona giusta, ti sei dimostrata una collaboratrice efficiente, con la giusta dose di scaltrezza e intraprendenza. Che ne diresti di occuparti dell' agenzia per un po' di tempo? Ho conosciuto una splendida ragazza alla festa che organizzasti all'Hollywood e ho intenzione di lanciarla nel mondo della moda.” Mi ricordo bene di quella giovanissima ragazza bionda e appariscente, con un'espressione determinata e astuta, che quella sera non lo ha mai lasciato solo. Naturalmente ho accettato, augurandogli in bocca al lupo per i suoi progetti.
20 giugno
Ieri mattina Alberto è stato convocato in questura. E' tornato nel tardo pomeriggio con una faccia stravolta, mi ha salutato a malapena e si è chiuso in ufficio. Solo stamattina mi ha messo al corrente del disastro: la sua promettente modella si è rivelata una squillo d'alto bordo, per di più minorenne, che non ha esitato a ricattarlo con foto compromettenti. Alberto si è rifiutato di pagare la mazzetta e la giovane fanciulla ha fatto scattare la denuncia per sfruttamento della prostituzione minorile. “Oltre alla beffa, il danno” mi ha detto.
Non capisco come un uomo con la sua esperienza si sia fatto abbindolare così. In fondo, però, è un uomo, con le sue debolezze, e per queste giovani ragazze, vere professioniste nel loro lavoro, non è difficile farli cadere nella rete con lusinghe e moine. La complicità con qualche paparazzo compiacente fa il resto.
Mi dispiace per lui e cerco di tirarlo su di morale: ”All'agenzia ci penso io. Sono il tuo braccio destro o no?”
Mi sorride con la suo aria sorniona. Lo conosco bene: ha molti assi nella manica e altrettanti amici importanti.
15 luglio
Alberto Manfredi entra con aria spavalda nell'aula di tribunale, scortato da due agenti di polizia, le manette nascoste dall'impermeabile Burberry. Si guarda intorno e sorride. Don Carmelo è stato di parola: conosce il giudice che presiede l'udienza, lo ha visto nelle foto scattate alla festa di compleanno di don Carmelo assieme a due ragazzine che non avevano sicuramente diciotto anni.
Si siede e si rilassa: non ha sbagliato a prenotare il solito viaggio in Thailandia anche quest'anno. Gli piace passare l'inverno al caldo
cristiana semprini
Molto attuale, soprattutto nell'assenza del lieto fine. Non c'è niente da fare: i "buoni" non vincono più :-).
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