Benvenuti in Letteratura e dintorni!

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mercoledì 13 aprile 2011

A proposito di personaggi e scrittura... (suggerito da Barbara)

Un po' di tempo fa salvai il brano che vi propongo, del quale però non ricordo più la provenienza. Mi sembra interessante perché offre un punto di vista, quello della scrittrice Laura Pariani, sulla costruzione dei personaggi e lo scrivere.

"In occasione di un incontro con gli studenti dell’Università di Palermo del 16 aprile 2003 l’autrice stessa dichiarava:
«Potrei dire che i personaggi non devono essere fotocopie dell’autore, quando ci sono in gioco sentimenti, emozioni, che appartengono a personaggi tanto diversi da quello che noi siamo e a cui l’autore deve dare voce in maniera diversa. Quindi nel romanzo ci sono pensieri, sensazioni, emozioni che sono dei personaggi, e poi ci sono pensieri, sensazioni ed emozioni che sono miei: sono due cose differenti. […] Tu devi svuotare la tua testa ed entrare nel personaggio che devi incarnare, devi lasciare da parte quello che stai pensando, quello che è la tua vita, perché devi dare vita a qualcosa di diverso.
È una delle cose più belle dello scrivere, il diventare altro, il vivere più vite contemporaneamente. Prima avevo una strana idea della scrittura, perché credevo andasse da dentro a fuori, pensavo che lo scrittore fosse colui che ha vissuto tante esperienze e che alla fine si decide a metterle nero su bianco. Adesso ho capito che non è così, che lo scrittore non scrive le sue esperienze perché scrivere è un’attività che va da fuori a dentro. Ci sono tanti personaggi, tante storie in giro, e lo scrittore deve farle proprie e farle entrare dentro di sé, cosa che implica quindi l’accettare di essere tutt’altro da quello che si sta narrando»".

3 commenti:

  1. è una riflessione interessante, perché credo che molti, quando si avvicinano allo scrivere, pensino che sia uno strumento per parlare di sè e delle proprie emozioni. La difficoltà sta proprio nel riuscire a raccontare altri, che appaiano comunque come personaggi credibili e vivi.
    Penso però che, in qualche modo, lo scrittore ci sia sempre dentro i suoi personaggi.

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  2. Mi è parso che potesse essere la Mazzantini l'autrice in questione, ma non fa differenza.
    Personalmente credo che anche questa volta non ci sia una regola fissa, matematica che ti da il risultato giusto. Dipende da quello che si vuole raccontare. Sono fermamente convinta che in ogni storia un autore parla di sè e delle proprie emozioni, lo fa attraverso i suoi personaggi. E' lui che li immagina così, con quella faccia lì, con quelle abitudini lì, con quei sogni, con quel passato. E li immagina così appunto perchè vuole far fare loro qualcosa che di solito ha in mente. Sono marionette nelle sue mani che fanno e dicono quello che lui vuole che facciano e dicano.
    Poi dipende da dove si pescano le storie che raccontiamo. Certo è che se ci affascina la storia di un nostro familiare avremo una traccia da seguire, ma se è il nostro vicino di casa appena trasferito a smuovere la nostra fantasia allora possiamo anche inventare con maggiore libertà.
    Stella

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  3. Stella, l'autrice alla quale si fa riferimento è Laura Pariani e l'ho anche scritto. Ciò che non mi ricordo è dove ho preso l'articolo, in quale sito.

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