Ricordate le "Lezioni americane" di Italo Calvino?
A me piace molto il suo discorso sulla leggerezza, ad esempio quando dice:
"...esiste una leggerezza della pensosità, così come tutti sappiamo che esiste una leggerezza della frivolezza: anzi, la leggerezza pensosa può far apparire la frivolezza come pesante e opaca"
e ancora:
"Possiamo dire che due vocazioni opposte si contendono il campo della letteratura attraverso i secoli: l'una tende a fare del linguaggio un elemento senza peso, che aleggia sopra le cose come una nube, o meglio un pulviscolo sottile, o meglio ancora come un campo di impulsi magnetici; l'altra tende a comunicare al linguaggio il peso, lo spessore, la concretezza delle cose, dei corpi, delle sensazioni."
Così ho pensato di proporvi un altro argomento di riflessione: proviamo a sfogliare i libri della nostra biblioteca in cerca di esempi di leggerezza?
Benvenuti in Letteratura e dintorni!
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Che ne dici de "I Sillabari" di Goffredo Parise?
RispondiEliminaSecondo me il linguaggio, apparentemente leggero, condensa potenziali intrecci romanzeschi in piccoli nuclei narrativi.