Mi ricordo il numero di telefono del primo telefono fisso che abbiamo avuto in casa, 771426, era un duplex, ma mio nonno che abitava nell'appartamento sotto il nostro aveva le dita troppo grandi per comporre i numeri con la rotella.
Mi ricordo che mio nonno ci vedeva solo da un occhio, l'altro l'aveva perso nei due mesi di guerra che aveva fatto a soli diciotto anni, era la prima guerra mondiale. Mi ricordo che mio nonno andava a caccia e mi sono sempre chiesta come facesse a prendere gli uccellini con un occhio solo.
Mi ricordo che mio nonno andava a caccia in Puglia e tornava con gli uccellini morti, con le olive e l'olio di Puglia che era più buono.
Mi ricordo che per molto tempo nella casa di mio nonno non c'è stato frigorifero e mia nonna in inverno conservava le cose sul davanzale della finestra..
Mi ricordo che mio nonno era grande, grosso e alto, aveva l'asma non riusciva a mettersi le calze, se le faceva mettere da mia nonna che era bassa, piccola e magra.
Mi ricordo che mio nonno aveva un orologio preciso e che pranzava sempre a mezzogiorno in punto e alle sette in punto, in qualunque periodo dell'anno.
Mi ricordo che nella casa di mio nonno il bagno era fuori e d'inverno era proprio scomodo. Mi ricordo che per la notte usavano il vaso da notte e a me un po' mi faceva ridere un po' mi faceva schifo.
Mi ricordo che mio nonno aveva un amico, si chiamava Liseo, a me sembrava un nome strano, i miei amici si chiamavano Massimo, Luca, Andrea, Marco, non c'era nessun Liseo.
Mi ricordo che Liseo era sordo e urlava fortissimo quando parlava mio nonno e mi faceva paura. Mi ricordo che io scappavo di sopra, a casa mia, ma anche con la porta chiusa sentivo Liseo che urlava. Mi ricordo che prima di correre su per la scala guardavo velocemente l'amico di mio nonno, era grande, grosso e alto come mio nonno, ma aveva i capelli biondicci. Mi ricordo che mia mamma mi prendeva in giro perché era stupido avere paura di Liseo ma a me veniva da piangere.
Mi ricordo che mio nonno mi ha insegnato a giocare a rubamazzo, a briscola, a scopa, anche a piscialetto, lui voleva sempre giocare a briscola e vinceva sempre perché contava le carte, non ho mai capito come facesse a tenere a mente i punti e mi rimproverava se non giocavo seriamente. Mi ricordo che a volte mi stufavo di giocare con lui e anche mia nonna si stufava.
Mi ricordo che avevamo comprato un appartamento grande ma non potevamo andare ad abitarci fino a quando il nonno era ancora vivo. Mi ricordo che non volevo che il nonno morisse, ma volevo andare nella casa grande. Mi ricordo che il nonno è morto senza che io capissi niente della malattia perché io mio nonno l'ho sempre visto vecchio e non ho capito quando era diventato più vecchio.
Mi ricordo che quando il nonno è morto al funerale, quello che piangeva di più era Liseo. Mi ricordo che sono rimasta stupita di vedere che Liseo sapesse piangere forte come un bambino. Mi ricordo che lo guardavo e invece di avere paura avevo voglia di abbracciarlo.
Era un numero di telefono di Rimini? Perché se è così, abitavamo nella stessa zona, anche il mio cominciava con 77...
RispondiEliminaA parte questo, è un bel racconto, complimenti!
Sì era un numero di Rimini, zona via Covignano per l'esattezza.
RispondiEliminaQuesti esercizi, MI RICORDO, e MI DIMENTICO, sono divertenti anche per chi li scrive. Hanno un sapore vagamente terapeutico, ma a volte serve. Per quanto mi riguarda sono stati svolti in maniera molto istintiva, rispondendo la prima cosa che mi veniva in mente alle due sollecitazioni della consegna.
Qualcuno vuole provare?
Stella.
Si, si, io ci provo!
RispondiEliminaÈ bella la figura di nonno che hai disegnato, mi ha divertito e intenerito allo stesso tempo.
RispondiEliminaIl racconto è pieno di particolari deliziosi, che hai saputo rendere con la spontaneità e la freschezza tipica delle osservazioni dei bambini. E raccontare da adulti il mondo dei bambini è difficile. Bello.