Giusto per darsi un punto di partenza prendiamo una specie di definizione del Romanzo Storico che vuole che sia “quello in cui un personaggio di pura invenzione interagisce con personaggi storici veramente esistiti, calando la vicenda in un preciso periodo storico che deve essere lontano almeno cinquant'anni”. Le definizioni sono molto strette, ingabbiano non c'è che dire, ma un punto di partenza anche se imperfetto bisogna darselo diversamente non si procede.
Naturalmente pensando al Romanzo Storico, tutti pensiamo ai Promessi Sposi. E anche noi nella nostra chiacchierata non abbiamo potuto prescindere dal Manzoni, che smuove sentimenti alterni, che rievoca periodi scolastici più o meno sereni.
Il testo di cui ho parlato io era “Una storia romantica” di Antonio Scurati.
Un romanzo storico per lettori del terzo millennio scritto come se fossimo i lettori dell'ottocento di Victor Hugo. Circa a metà di questo romanzo ho applicato tutti gli stratagemmi suggeriti da Pennac, ma ugualmente si tratta di un romanzo che eccede e si sa “il troppo stroppia”
Sara ha saccheggiato la sua biblioteca di ben tre grossi volumi
“La cattedrale del mare” di Ildefonso Falcones
“La città dei prodigi” di Eduardo Mendoza
“Quattrocento” di Susana Fortes.
Sara, lo sappiamo, ha una predilezione per gli scrittori spagnoli, per la Spagna in generale. Dei primi due romanzi ha apprezzato soprattutto l'ambientazione, le vicende si svolgono in entrambi nella affascinante Barcellona.
L'ultimo, quello della scrittrice Fortes è invece ambientato nel periodo Rinascimentale a Firenze, sulla congiura dei pazzi. Il personaggio inventato questa volta è un pittore che si muove in questo periodo storico. Un pittore quasi completamente inventato.
Lorella fedele ai suoi “autori morti”, i suoi preferiti, avrebbe voluto parlarci del Manzoni, anzi no proprio dei Promessi Sposi che trova ancora un bel romanzo di cui ama soprattutto l'indimenticabile figura di Gertrude o Monaca di Monza. Invece ci ha omaggiato con
“Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Erich Maria Remarque, e le sue profonde riflessioni sull'inutilità della morte in guerra che è un pensiero veramente potente. Quindi per stemperare il clima ci ha letto qualche brano tratto da un libro che ha solo lei. Scritto da una sua parente è la storia della sua famiglia partendo lontano nel tempo si intitola “La bambola della Regina”. E ci ha appunto, letto il brano che da il titolo a tutto il libro.
Elena ha portato “La ragazza con l'orecchino di perla” di Tracy Chevalier. E' un libro che le è molto piaciuto e che ha letto di corsa, direi con fame. Soprattutto ha apprezzato i personaggi principali, la ragazza appunto e il pittore e come tra i due sorprendentemente si crea un'affinità e un legame.
A questo punto non ricordo più bene come è spuntato anche il titolo “I pilastri della terra” di Ken Follett, romanzo ambientato nel 1300 in Inghilterra, credo sia uscito dalla memoria di Sara ed Elena, entrambe lo considerano un gran bel romanzo storico.
E veniamo a Barbara che anche se non sembra, ha giocato in casa come me, ma con più fortuna.
Il romanzo che ha portato è “Q” di Luther Blissett. Si tratta di un romanzo complicato e complesso ambientato nel periodo della riforma Luterana, scritto a quattro (o cinque?) mani da scrittori italiani giovani. Interessante è stato anche il percorso di lettura fatto da Barbara con questo libro, un'altalena di attrazione e repulsione che alla fine si è concluso positivamente. E' anche un libro molto lungo, tante pagine, bisogna vivere anche il momento giusto per una immersione così totalizzante. Un romanzo che comincia in Germania che si snoda attraverso tutta l'Europa per andare a finire a Costantinopoli. E come si diceva all'inizio il protagonista e l'antagonista sono personaggi inventati, mentre le ricostruzioni storiche sono minuziose e dettagliate.
Interessante è anche la citata recensione al libro di Carlo Lucarelli al libro, interessante anche per gli spunti di analisi della scrittura che fornisce. (è reperibile in rete anche nel sito Rassegna stampa su Q)
Sicuramente mi sono dimenticata qualcosa, ma sono la Regina per questa volta sarò scusata.
Stella.
Caspita, il tuo resoconto è evidentemente così dettagliato che ci ha lasciato senza parole, pardon, commenti! Personalmente, da appassionata di romanzi storici (e scrittori morti, ehehe) mi sono divertita molto ed ho trovato suggerimenti interessanti. Quest'estate metto tra i titoli da leggere Q e magari anche "la ragazza con l'orecchino di perla" di cui ho visto con piacere la versione cinematografica. Sui "Pilastri della terra" ci penso ancora un po', data la mole...
RispondiEliminaBrava, Stella.
RispondiEliminaIn effetti hai dimenticato le ottime meringhe: lisce e al cocco.
P.S.
Sai, la nostra pasticcera potrebbe offendersi e scioperare :-).
Barbara