Benvenuti in Letteratura e dintorni!

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Università aperta Giulietta Masina e Federico Fellini ha sede a Rimini e si occupa da anni di educazione permamente per un pubblico vasto e variegato per età, inclinazioni e interessi. Questo blog è dedicato in particolare a tutti coloro che frequentano, hanno frequentato o vorrebbero frequentare i nostri corsi di scrittura ma anche a tutti coloro che amano leggere, scrivere, confrontarsi su argomenti letterari.


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domenica 15 maggio 2011

RIFLESSIONI D'AMORE di Cristiana Semprini

i racconti della domenica
Ti voglio, maledetto te, nonostante tutto.
Vivo in apnea e mi sento vuota.
Vuota di me e piena dei tuoi ricordi.
Mi manchi.
Vedo il mondo opaco.
I colori sono solo sfumature di grigio, se tu sei lontano.
Sei tu che illumini i miei giorni e li colori, dal buio delle nostre notti.

Perchè mi neghi la gioia di viverti alla luce del sole,
di renderci ancora più brillanti?
Mi releghi in un mondo di ombre, il buio ti affascina,
ma non ti rendi conto che mi fai morire?

Devo sopravvivere, ho deciso.
Dimenticherò l'arcobaleno di sensazioni ceh mi rendevano tua schiava.
Vivi le tue notti insieme ai fantasmi che la mia presenza allontanava.
Imparerò a camminare da sola, alla luce del giorno.
Le tenebre che hai nel cuore non riusciranno mai a spegnere il mio sole.

cristiana semprini

3 commenti:

  1. Mi pare che questo brano presenti molti spunti che potrebbero esssere sviluppati: che tipo di rapporto c'è tra queste due persone? Perché la persona che parla è così disperata? Che cos'è questo mondo di ombre in cui si sente relegata? Riuscirà a mantenere la decisione che sembra aver preso nelle ultime righe? E come farà?
    Insomma, potrebbe essere un interessante incipit. Io, per esempio, lo metterei in una lettera (forse sono un po' fissata... ) o in una pagina di diario, che faccia sorgere nel lettore gli interrogativi che verranno poi chiariti nel prosieguo della storia.

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  2. E' un incipit molto interessante, secondo me vale proprio la pena di svilupparlo. Lo stile mi pare adatto a raccontare, o comunque fare intuire, la storia di una ossessione. Magari, come dice anche Lorella, potrebbe essere una pagina di diario che qualcuno trova.

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  3. Non so se questo testo possa valere come incipit di qualcosa di più lungo. Per me è molto interessante il fatto che Cristina abbia abbinato l'amore, la sofferenza amorosa, la perdita ecc. sempre con i colori. Infatti parla esplicitamente di luce, ombra, colore, grigio, opaco, arcobaleno.
    Di solito quando si parla di questi temi, un'allusione a luce e ombra viene abbastanza naturale, ma Cristiana l'ha sviluppata molto di più e questo mi sembra originale e positivo.
    Così come mi piace il primo verso: "Ti voglio, maledetto te, nonostante tutto". Chi di noi non l'ha pensato almeno una volta?

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