ho trovato questa notizia molto interessante, soprattutto l'intervista di Manuela. Giusto per non essere polemici a proposito delle pubblicazioni a pagamento e della Scuola Holden
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Post: IL DIVORATORE - Corriere di Romagna
lo trovate qui
A proposito del contenuto dell'articolo, mi faceva notare Barbara che si tratta di una casa editrice che si occupa di scrittori sotto i 30 anni. Questo taglia le gambe a qualcuna di noi, ma trovo che sia comunque onesto da parte di una casa editrice dichiarare i propri intenti: niente over 30? pazienza. Ce ne sarà una che parte da più 40! Un po' come le taglie, adesso non ci sono solo i negozi per le magrissime. Senza voler mercificare troppo, era solo un esempio. Quello che mi interessava sottolineare era il discorso di continuare a provarci, a bussare alle porte delle case editrici senza lasciarsi convincere da quelle a pagamento.
RispondiEliminaChe una casa editrice scelga il suo target di autori, è senz'altro lecito, anche se personalmente trovo poco giustificabile il criterio dell'età; mi sembrerebbe più logico un criterio di genere letterario o una preferenza per gli esordienti, che nella scrittura (non trattandosi di squadra di calcio) non dovrebbero essere classificati in base a criteri anagrafici, o estetici o altro che con lo scrivere poco "c'azzecca". La storia della letteratura ci insegna che i grandi hanno cominciato a scrivere in momenti diversi della loro vita: alcuni sono stati precocissimi (vedi Leopardi, Pasolini...), altri molto tardivi (vedi Defoe, che ha cominciato a scrivere a quasi sessant'anni e ci ha lasciato ugualmente un certo numero di romanzi che hanno fatto la storia della letteratura inglese).
RispondiEliminaGrazie, Stella, per la segnalazione. Non riesco ad aprire la pagina, ma ho ritrovato il pezzo nel mio archivio.
RispondiEliminaOra Lorenza Ghinelli è lanciata nell'olimpo dei veri autori, dopo il passaggio a una casa editrice vera, la Newton Compton, e il successivo lancio editoriale alla Fiera di Francoforte. La ragazza è in gamba e anche molto simpatica. Peccato che ora viva a Roma, altrimenti avrei cercato di farvela conoscere.
Manuela, hai ragione, il link non funzionava, ma ora l'ho sistemato.
RispondiEliminaA proposito di pubblicare a pagamento:
RispondiEliminada "Tentativi di scoraggiamento"
(a darsi alla scrittura)
di Erri De Luca - ed. Libreria Dante & Descartes
"Le case editrici sono la buca su misura della biglia lanciata. Se respinta, andata perduta, ignorata con garbo, non ricorrere alla lusinga di chi ti pubblica sì, ma a spese tue. Non farà niente di promesso, ufficio stampa e distribuzione, in più dopo un annetto si rivolgerà a te per chiederti se intendi acquistare l'invenduto che altrimenti manderà al macero. Piuttosto procurati una tipografia, fanne tirare qualche centinaio di copie e distribuiscitele in proprio tra i conoscenti. È semina. Magari trovi un libraio che accetta di tenere per un po' il tuo libro in vetrina, basta un solo libraio della tua città, di quei librai di una volta, però."
A mio avviso le case editrici a pagamento valgono solo per i libri delle vacanze o cose di questo tenore. Piuttosto, allora, valutare case editrici on line per ebook che magari non pagano ,se non con i proventi delle vendite, ma non fanno pagare. Oppure pubblicare gratuitamente on-line per iniziare a farsi consocere. Gli strumenti ci sono e sono abbastanza semplici. Questo spazio inoltre dovrebbe servire anche a promuovere le vostre cose.
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